Scrittore russo. Accusato di aver preso parte alla congiura Petrasevskij, nel
1849 fu condannato a morte insieme a F.M. Dostoevskij, ma fu graziato e
confinato negli Urali come soldato (1849-59). Tornato in libertà, dal
1872 al 1884 lavorò per la rivista "Annali patri". Scrisse
poesie di ispirazione sociale e dedicate ai ragazzi (
Fiocco di neve,
1878), racconti (
Racconti e novelle, 1860) e drammi (
Una coppia
felice, 1862;
Compagni di strada, 1864). Fu inoltre traduttore di
poesie tedesche e ungheresi di autori quali S. Petöfi, V. Hugo, G.G. Byron,
H. Heine, G. Herweg (Kostroma 1825 - Parigi 1893).